Le uova per anni sono state demonizzate per il loro contenuto di colesterolo che arriva quasi alla soglia giornaliera massima da non superare con l’alimentazione secondo le linee guida (300mg).
Contrariamente a quanto si crede è stato però appurato che non è tanto il colesterolo introdotto con l’alimentazione a sbilanciare il profilo lipidico ematico, bensì l’assunzione di quantità rilevanti di acidi grassi saturi e acidi grassi trans e scarse quantità di acidi grassi essenziali. In realtà anche l’assunzione di zuccheri semplici incide sul profilo glicemico e di conseguenza lipidico con dei processi biochimici particolari.
Un altro fattore è sicuramente l’attività fisica che può aiutare al miglioramento sia del profilo lipidico che glicemico.
Ad oggi, dunque, le uova sono state riabilitate in un’alimentazione salutare, anche fino ad 1 al giorno, tenendo sempre presente che non è il singolo alimento a compromettere l’effetto dell’alimentazione sul nostro organismo ma la dieta nel suo complesso.
Le linee guida della Società italiana di nutrizione raccomandano da 1 a 4 uova alla settimana ed include sia persone in salute che affette da particolari patologie che ovviamente richiedono una maggior attenzione alla dieta.